Meditazioni lunari a tema con la Naturopata Antida de Chirico
La meditazione è la pratica di focalizzare la mente e sviluppare consapevolezza con il fine di aumentare la calma e la chiarezza interiore. I suoi benefici sono ampiamente riconosciuti come la diminuzione dello stress, l’aumento della concentrazione e del benessere generale e il miglioramento della qualità del sonno.
Seguendo i cicli lunari propongo diversi tipi di meditazione: Guidata, Spirituale Dinamica di OSHO, Visualizzazione, Chakra e Canalizzata.
Sotto il nome di meditazione, sono riunite diverse tecniche mirate al rilassamento, a calmare la mente e, in senso religioso, alla crescita spirituale. Infatti, per mettere in fuga la folla di pensieri che lo turbano in continuazione, il praticante deve distaccarsi da essi e diventare consapevole di sé.
Quindi la meditazione ha lo scopo di domare la mente, infondere pace e gioia e avere un valore terapeutico. Antica come l’uomo, la pratica è nata in ambiti religiosi e filosofici, soprattutto dell’India, per poi espandersi e anche modificarsi.
Di base, la meditazione richiede che l’interessato si collochi, una volta al giorno, per almeno 10 minuti, in un luogo tranquillo, senza interferenze. Seduto eretto, a occhi chiusi, il meditante deve concentrarsi su inspirazione ed espirazione e seguire i movimenti dell’addome. Arrivando alla consapevolezza del proprio respiro, il praticante è in grado di rivolgersi solo al presente, escludendo passato e futuro.
Con il “qui e ora”, il soggetto abbandona pensieri ed emozioni negativi e ottiene benessere e consapevolezza della realtà. Inoltre, per agevolare il rilassamento, chi medita si focalizza su un oggetto, in cui immedesimarsi, e può ripetere un mantra, suono o parola.
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Meditazione: che cos’è
Dal latino “meditatio” ovvero “riflessione”, la disciplina sottintende “concentrazione” per arrivare alla padronanza della mente e di sé.
Della disciplina fanno parte diverse pratiche che hanno lo scopo di tranquillizzare la mente e di acquisire consapevolezza di sé.
Infatti la mente è come una scimmia che salta da un ramo all’altro senza che la si possa fermare.
La mente e i pensieri
La sua natura è proprio quella di elaborare numerosi pensieri, stimolati da qualunque situazione. Infatti, per dare il via a un ragionamento bastano una sensazione fisica o psichica oppure un fatto esterno, come un suono.
Ogni giorno una persona elabora 60-80.000 pensieri che si susseguono alla velocità della luce.
Della maggioranza di questi ragionamenti, l’individuo non è consapevole per cui si fa condizionare da essi. Perciò la mente va domata come un puledro selvaggio, in modo da poter esserne consapevoli e affrontare con più serenità il quotidiano.
Obiettivo della meditazione
L’obiettivo terreno della meditazione è un equilibrio e una felicità stabili, connessi anche a un aspetto spirituale. Infatti, la pratica meditativa permette di sfuggire alle abitudini di pensiero che involontariamente un soggetto installa dentro di sé.
Ma, grazie alla neuroplasticità del cervello, è possibile smontare volontariamente questi condizionamenti e sostituirli con altri favorevoli.
Il risultato si ottiene imparando con il giusto addestramento a controllare i pensieri e a gestire emozioni, percezioni e reazioni.
La meditazione è antichissima, nata quasi con l’uomo, quando si è posto le prime domande sulla vita e sulla sua natura. Inoltre, la maggior parte delle tecniche meditative è nata in un contesto religioso o spirituale, come quello buddista.
Quindi, in passato, la meditazione aveva come fine:
- Crescita spirituale
- Trasformazione personale
- Esperienza trascendentale
Invece, oggi meditare è ritenuto anche uno strumento terapeutico, indipendente dallo stato culturale o religioso del soggetto. Infatti, la pratica ha dimostrato di avere numerosi effetti benefici sulla salute, tra cui quello di alleviare lo stress e il dolore.
Dunque la meditazione è una pratica mentale che può avere ripercussioni spirituali e fisiche.
Come si pratica
In generale, la seduta di meditazione si svolge in un luogo tranquillo, al riparo da rumori molesti e da interferenze. Dopodiché, la persona che medita deve assumere una posizione comoda, preferibilmente seduta.
In silenzio e a occhi chiusi, l’interessato deve rilassarsi e lasciarsi andare, osservando respiro e mente.
A volte, al relax si associa la ripetizione di un suono o di una frase, o mantra, per aiutare il processo. Ma, per liberare la mente da pensieri inutili, con la meditazione, il praticante all’inizio deve concentrarsi sugli atti del respiro. Quindi l’individuo deve focalizzarsi su un oggetto, dapprima solo mentale, in cui poi si immedesima.
In questo modo, l’interessato riesce ad annullare il cosiddetto “pilota automatico”, che guida la sua mente senza la sua volontà. Così il soggetto può diventare consapevole e rivolgersi solo al presente, e non più a passato e futuro, come in precedenza.
Infine, abbandonati pensieri ed emozioni negativi, il praticante raggiunge un migliore stato di benessere, con una mente più lucida e calma.
Meditazione: cosa significa
In psicologia, la meditazione occidentale viene applicata nella nevrosi e nei disturbi post-traumatici e alimentari, come l’alcolismo.
Durante la vita, meditare è d’aiuto perché consente di distendere la mente, ridurre le tensioni, recuperare energia e una visione positiva. In concreto, la pratica insegna a gestire l’agitazione della mente, arrivando a una sensazione di calma.
Con la meditazione, si verifica la riunificazione di mente e corpo in uno stato di piena e amorevole adesione al presente.
Il “qui e ora” raggiunto con la pratica permette di vivere ogni condizione in modo equanime e sereno. Infatti, il termine, dal latino “meditatio” ovvero “riflessione”, indica che la padronanza della mente e di sé si raggiunge concentrandosi.
Auto osservazione
Il praticante segue i passaggi meditativi per entrare in uno stato di profonda auto-osservazione. Con mente equanime, deve contemplare cosa succede a livello fisico, fissandosi su respiro, postura e parti del corpo.
Ma a livello percettivo, il soggetto osserva le sue sensazioni e, a quello mentale, i pensieri, le emozioni e i ricordi. Infine l’interessato penetra ancora di più dentro sé stesso facendo in modo che la mente osservi la mente, a livello di coscienza.
Così chi medita acquista una graduale purificazione della mente e la piena consapevolezza di sé stesso e del proprio corpo. Inoltre, con la consapevolezza, il soggetto rivolge l’attenzione verso i meccanismi che provocano poca autostima e biasimo e autoaccusa verso sé stesso.